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Isole Tremiti

Cosa fare alle Tremiti

Oltre al tour in barca – ovviamente! – le isole offrono diverse attività e attrazioni per passare la propria vacanza in relax e armonia con la natura.  Di seguito trovate alcuni appunti di viaggio, non si tratta di una vera e propria guida turistica, ma di qualche consiglio per orientarsi.

S. Domino

Una volta scesi da Aquarius, vi consigliamo di accedere via terra a una delle Cale dell’Isola di S. Domino, l’isola più selvaggia e verde. Un consiglio: portatevi sempre scarpe da ginnastica e scarpette per entrare in acqua, così riuscirete a godervi l’isola in tutta sicurezza. Poche infatti sono le spiagge: Cala delle Arene, vicino al porto e Cala Matana, raggiungibile a piedi dal paese con un sentiero che parte dal belvedere.

Dopo il bagno si può fare una bella passeggiata intorno all’Isola, in mezzo alla pineta di pini d’Aleppo, vedendo le calette da una diversa prospettiva, non marina. Vi consigliamo di percorrere la via panoramica di S. Domino o seguendo la strada verso il Faro di S. Domino (uno dei posti più incantevoli dell’Isola!) passando alla Cala degli Inglesi, alla Cala dei Benedettini, alla Grotta delle Rondinelle, alla Punta Secca, all’Appicco, alla Grotta del Bue Marino, ed alla Ripa dei Falconi e arrivando fino al Faro. L’altra via è attraverso la strada della Cantina sperimentale che passando per la Grotta del Sale e la Grotta delle Viole, dopo aver doppiato la Punta di Ponente e la Grotta delle Murene, si ricongiunge alla strada del Faro.

S. Nicola

Le Isole Tremiti sono bellissime non solo per il mare cristallino e la natura incontaminata ma anche perché ricche di monumenti storici. L’Isola di S. Nicola è un vero museo a cielo aperto. Bella, bellissima, vi consigliamo di salire seguendo le mura di S. Nicola e gettare ogni tanto lo sguardo attraverso le feritoie delle mura.

Arrivati nel centro del paese, bisogna spingersi fino alla cima della scalinata che conduce all’Abbazia.

L’interno della chiesa è una piccola meraviglia: si parte dal pavimento a mosaico della navata centrale, certamente l’opera più importante della chiesa, e alzando lo sguardo si nota il Polittico ligneo, sull’altare maggiore, un capolavoro d’intaglio laminato in oro, la Croce Lignea, dalla forma particolare, tipica della iconografia greco-bizantina che la leggenda vuole portata dal mare, per finire con la statua lignea S. Maria a Mare, raffigurante la Vergine con il bambino ed i cui volti abbronzati rivelerebbero ancora influssi greco-bizantini.

Luogo di confino, in epoca fascista l’arcipelago San Nicola ospitò anche il futuro Presidente della Repubblica, Sandro Pertini.

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